martedì 11 giugno 2013

Effetto Meerschaum

La mia pannocchietta. Sta supplendo in modo più che degno all'assenza della piccola schiuma che mi arriverà a giorni, customizzata da Mauro Gilli.


A parte la prima terribile pipa che comprai ad Amsterdam durante un viaggio con amici e che un po' per il filtro da 9mm, un po' per lo shape a pallina semicurva, un po' per la verniciatura, un po' perché il primo commento di mio padre me l'aveva  fatta odiare... la prima pipa mia, quella in cui ho cominciato per davvero a fumare da studente, è stata una pannocchietta.
Retrospettivamente, la considero una scelta oculata. Soldi da spendere in pipe decenti, comunque, non ne avevo. I pochi spiccioli che mi giravano in tasca finivano semmai in tabacchi. Fortunatamente a Codogno, il paesone della Bassa dove mi ero autoconfinato in un convitto statale per studenti di Scienze Agrarie (sa quei tempi sotto l'influsso di Cochi e Renato, sognavo di diventare sia poeta che contadino), c'era una bella tabaccheria sul Corso (se così vogliamo chiamarlo). Frequentandola, capii rapidamente che almeno il tabacco valeva la pena di comprarlo buono. 
Le scarse soddisfazioni rimediate cercando di bruciare nella mia pannocchietta qualche economico prodotto del Monopolio (Golf, Derby) e qualche Amphora, mi convinsero che i soldi per una scatola di Dunhill London Mixture o di Balkan Sobranie, per quanto pesanti, erano comunque meglio spesi. Grazie a quello che ho risparmiato resistendo alla tentazione di altre pipe mediocri, ho fumato sin dagli inizi un bel po' di buon tabacco in una pipa dal costo irrisorio. Ma dalle qualità senz'altro superiori a quelle di tante radiche da cesto (o per dir la verità, talvolta anche non da cesto).
A parte il bocchino micidiale (ma ebbi il buon senso di comprarne una col bocchino nero, già più accettabile) la pannocchietta, a trovarne una di dimensioni adeguate, è una pipa di tutto rispetto. Anche piuttosto generosa con il principiante: perdona molto, non scalda se non in casi estremi, assorbe l'umido, nel complesso è una delle pipe più facili da fumare al mondo.
In mezzo al mio diluvio di pipe, una pannocchietta, da allora, l'ho sempre avuta. Perlopiù negletta e dimenticata ma comunque presente.

L'ultima che ho comprato, un giorno che ero incomprensibilmente senza pipa al seguito, è quella che si vede qui. Non un gran pezzo di design, obbiettivamente, ma l'unica tra quelle in vendita in quel giorno e in quel luogo, ad avere più o meno le dimensioni di una pipa. Al termine del suo servizio di necessità, è finita anche lei dimenticata, in un vecchio barattolo di Toscani. Ieri me ne sono ricordato, e l'ho recuperata dall'oblio.

A chiamarla è stata la congiunzione di due fattori. Il primo è che in vista dell'estate mi sono procurato due plug di Samuel Gawith decisamente molto scented, quelli di cui si parla in questo post.  L'obiettivo è fumarli in una piccola schiuma, che ho comprato per l'occasione e spedito a Gilli perché gli mettesse un bocchino all'altezza. Nell'attesa ho comunque cominciato a fumare i plug. Dei due, ho scoperto che l'RB, il più temibile sulla carta è un gattone tenero e docile. Il Grousemoor, invece, che pensavo essere appena fiorito, si è rivelato assai difficile da dominare in radica. Colpisce, stordisce e permane per lungo tempo. Dopo aver piacevolmente contaminato un paio di pipe piccole, che hanno continuato a fumare Grousemoor anche dopo tre cariche di ToscoVirginia, prima di tornare alla ragione, stavo per metterlo da parte in attesa della schiuma. Ed è qui che mi sono ricordato della mia Missouri Meerschaum.

Il nome dell'azienda non è scelto a caso. Il potere filtrante del tutolo  in un certo qual modo si avvicina a quello della schiuma di mare. Le punte violente ne escono attutite, i sapori acuti si smorzano. E' lo stesso effetto che i signori ungheresi ricercavano quando cenavano accompagnati dall'orchestra tzigana, collocandola però in una stanza attigua alla sala da pranzo.  Per una volta la pratica non ha contraddetto la teoria. E ora che finalmente è arrivato qualcosa che assomiglia all'estate, poche cose sono più gradevoli che andare a passeggio con una pipa di schiuma carica di Grousemoor, lasciandosi accarezzare dal primo sole e lasciando in giro vapori fioriti e agrumati. Una pipa di schiuma del Missouri, in questo caso. Che, mi sento di garantire, certe volte non è proprio niente di meno.





7 commenti:

  1. Giusto ieri ne ho ordinate un paio di quelle più grandine da Aristocob, una Country Gentleman e una Kolonel. Con un po' di fortuna dovrebbero arrivare in tempo per farmele portare dietro durante le vacanze. In una ci fumerò del Grousemoor Plug, nell'altra qualcosa a base di Burley, non so ancora se del Solani ABF o dell'umile MacBaren Navy Flake. Sarà una vacanza all'insegna del disimpegno anche pipario... :-)

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    1. Disimpegnarsi è importante. Ma io non ci riesco mai. Per tre settimane, la mia valigia di pipe e tabacchi e libri è quasi grossa come quella delle magliette di mia figlia. Quasi.

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    2. A me capita anche di peggio: lasciare in Polonia capi di abbigliamento o altri generi di non primissima necessità per far posto nella valigia a libri, dischi e tabacco che mi sono comprato in loco...

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  2. a parte i complimenti per l'articolo (superflui perchè non mi è mai capitato di leggere qualcosa di non interessante in questo blog)volevo chiederti quanto c'è di vero sul fatto che hanno una vita breve, poichè anche io amo fumare nelle pannocchie ma ho sempre un pizzico di paura ad affezionarmi troppo...

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    1. Se le trati bene durano anni e anni. La parte meno buona è il bocchino ma quello si puà risolvere eventualmente riordinandoglielo (originale, se ti trovi bene, costa cifre ridicole) oppure dotandole del famoso "forever stem". Una volta per tutte (e per tutte le pannocchie).

      Il cannello è delicato. Uno mi si è crepato. Risolto con un filo di vinavil. In casi più rari può succedere che a lungo andare si scolli. Si risolve sempre con vinavil. Il fornello in sé è difficile da consumare. Più facile sfondare il sotto, se non è di quelli di legno che si trovano sulle pannocchie di "alta gamma". Lì devi usare un poì di cautela con il curapipe: ovvero non spingere come un forsennato, tutto lì. Non fargli accumulare crosta, non fumarla ossessivamente dieci volte al giorno per mesi e mesi, ma dalle un po' di riposo e dura, dura... c'è chi ne ha una da trent'anni. Poi beh, se muore... ne prendi un'altra con dieci euro. Ma non è la regola, è l'eccezione.

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    2. eh si il bocchino è veramente orribile peggio delle schiume.... ma se volessi prendere il "forever stem" posso andare a caso? cioè sono tutti uguali come materiale e misure?
      altra domanda: ma il vinavil non è pericoloso da fumare?
      ancora grazie per i preziosi consigli

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    3. Le Missouri Meerschaum hanno solo due tipologie di bocchino: con filtro o senza. Basta comprare il bocchino nuovo dello stesso tipo della pannocchia che hai e sei a posto. Lunghezza colore materiale e forma vanno bene tutte, se metti il tipo giusto sulla pipa giusta.

      Il Vinavil non lo devi fumare. Se si crepa il cannello agisce come uno stucco da fuori, Se si scolla dalla testa è una colla tra spessore della testa e cannello. Ne va usato un filo al posto giusto. Certo non una alluvione da tutte la parte, incluso l'interno del fornello.

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