martedì 6 novembre 2012

Una storia schifosa



La Dunhill LB Shell, che un giorno è uscita da un pacco di ebay, puzzolente e disgustosa come forse nessuna pipa è mai stata.



Questa è una brutta e amara storia.

La storia di una pipa forse amata, ma da un vecchio testardo sporcaccione americano, perdipiù dagli orribili gusti in fatto di tabacco. Un bruto che fumava drugstore blend di burley inzuppato degli aromi a me più odiosi. E deve averne fumato per anni, ogni giorno, spietatamente in questa pipa, senza mai pulirla, lasciando i sughi nicotinici irrancidire e impreganare ogni poro della radica. Un giorno, per ragioni che non so e non voglio sapere, quell’uomo abbandonò questa pipa, che finì a patire le sue pene in un garage o in una cantina, dove alla puzza del tabacco cattivo, e della sporcizia, si aggiunse anche quella della trascuratezza. O in altre parole quell’ombra di muffa da magazzino che ben conoscerà chi è uso a frequentare mercatini delle pulci.

Quando uscì dalla scatola di cartone recapitata dal postino, non potevo credere alle mie narici. Puzzava così tanto che la misi nell’armadio delle pipe che ho in ufficio a prendere un po’ d’aria. Ma ogni volta che aprivo lo sportello una zaffata mi investiva. Questa pipa appestava anche l’aria negli spazi che occupava. Provai a fumarla per vedere di sterilizzarla con qualche fumigazione di toscano. Ricordo che era inverno, e strada facendo tra casa e l’ufficio buttavo uno scovolino dopo l’altro cercando di catturare l’umido e le sostanze venifiche che il cannello trasudava, in modo da liberarlo. Quasi arrivato all’ufficio provai ad annusare uno di quegli scovolini giallastri. E l’odore di nicotina rancida mi prese violentemente di sorpresa allo stomaco. Ebbi due urti di vomito e per poco non eruttai tutta la colazione nel cestino dove stavo per gettare lo scovolino.

Di solito non rischio il metodo sale e alcool detto “armageddon” sulle pipe di pregio. Ma se c’era una pipa al mondo che lo necessitasse, era questa! Al primo giro il sale usci catramoso, osceno. Il secondo lo stesso. Il terzo cominciò a schiarire. Al quarto capii che il lavoro era quasi fatto, almeno per quanto sale e alcool potessero fare. Asciugata la pipa, l’odore di burley impregnato era ancora lì, l’ “odore di caserma” pure. Ma la nicotina racida se non altro se ne era andata per sempre, dissolta dall'alcool e risucchiata dal sale. Da allora ho fumato questa pipa un po' con convinzione, un po' saltuariamente, per qualche mese. Quando mi sembrava guarita, la lasciavo lì a riposare. E sparito l’umido, fatalmente, il naso infilato nel fornello continuava a percepire un fondo di puzzo di caserma.

Ho così deciso di metterla pesantemente e radicalmente in cura, come avevo già fatto con la Peterson Green Spigot. Ci ho fumato toscano e virginia più volte al giorno. La pipa trasudava i suoi sentori di muffettina. Poi la muffa ha lasciato il posto al toscano, che aveva percorso tutto lo spessore del legno. Allora ho cominciato a fumarci Schurch 128 finché non ho sentito che il legno smetteva di trasudare toscano e cominciava ad odorare di latakia. I fantasmi erano fuggiti per sempre, e la mia pipa finalmente, e definitivamente guarita era tornata la pipa da latakia che avrebbe sempre dovuto essere.

E’ una brutta e amara storia. Ma fortunatamente una storia a lieto fine. La mia pipa maltrattata ha trovato finalmente qualcuno che la ama, e che ne è pienamente ricambiato.







Una pipa del 1965, solo il cielo sa quanti drugstore blend può avere bruciato

14 commenti:

  1. Bel post! Ti leggo sempre molto volentieri. Nonostante il disgusto iniziale e gli sforzi c'è sempre molta soddisfazione nel riuscire a recuperare a nuova vita un oggetto maltrattato e riportarlo all'uso che merita, nelle mani di chi sa apprezzarlo. Saluti.
    Gianluca.

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  2. Grande Antonio,con te la voglia di fumare in me cresce sempre di più!Bella storia avvincente e caparbia,su come,con tutta la cura e l'amore per le pipe che hai mi crea degli scompensi "fumosi" che non ho mai avuto!!Ti seguo con piacere anche su FB e su FLP,vorrei chiederti 100 cose ma,non vorrei disturbarti! ;)
    complimenti ancora!!

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    1. Se ti viene in mente qualcosa, chiedi tranquillamente. Se so risponderti, lo faccio volentieri.

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  3. posso anche qui?No perchè il dubbio mi assale sempre di più!I miei due nuovi tabacchi,Robert mcConnell (the fragrant blend) e il Rattrays Targe risiedono in due latte da 100g,pensi che sia cosa buona trasferirli in dei bormioli ermetici con tappo a molla o li lascio lì?perderebbero aroma o andrebbero a farsi friggere se esposti a luce indiretta?Visto che fumo saltuariamente in settimana e solamente il fine settimana fumo tutto il giorno?grazie per ogni eventuale risp.!

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    1. Sono due scatole che tengono bene ma se fumi saltuariamente, trasferiscili. La luce fa male al tabacco ma solo a lungo termine. Se la cosa ti preoccupa, comunque, basta mettere i Bormioli in un cassetto.

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  4. Ricevuto,grazie per la grande dritta!!!A presto ;)

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  5. Ciao! Scusa, non ho trovato una mail per scriverti in privato. Ho ereditato una collezione di quaranta pipe, pensavo di venderle, se può interessarti dare un'occhiata contattami. cranks@autistici.org

    P.

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  6. Grazie a questo post ho salvato una delle mie pipe messa veramente male, una savinelli billiard serie oro. La tua descrizione corrispondeva esattamente a ciò che provavo tenendola per le mani, disgusto totale....ora è rinata! Grazie!
    Angelo

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    1. Volevo aggiungere se può essere d'aiuto a qualcuno che siccome il sapore era tremendo all'inizio e non avevo nessuna voglia di fumarla con il toscano, l'ho fatta fumare da sola nel senso che con un piccolo tubo di carta sopra il fornello ci soffiavo costringendo il fumo ad uscire dal bocchino. Una specie di fumata al contrario senza però sentire quel saporaccio in bocca. Sembrerà un'assurdità ma ha funzionato.

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    2. Mi fa piacere che ti sia stato utile

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  7. Ho anche io provato tutto, e ci ho aggiunto una serena scartavetrata del fornello. Niente muffa nella mia zulu WEBCO di credo 20 anni. Niente muffa, piuttosto qualcosa tra il panettone e lo Chanel n°5. Ho iniziato a capire che, dopo ogni altro trattamento, sicuramente un buon uso assiduo e costante di Kentuky potrebbe alla lunga funzionare. Però...credo invece che la filerò di poppa, pardon, che finirà nel rifiuto secco. D'altronde, non di aspetto eccelso, pagata qualche dollaro, non merita uno spreco di tabacco e specialmente non merita lo spreco di tempo da dedicare a fumarla per il recupero...

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    1. Il kentucky non è la mia cosa. Qualsiasi tabacco è buono per spurgare la pipa. Meglio fumarne con pazienza uno che piace.

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